Greta Ferrante si è avvicinata al metodo Pilates nel 2002 seguendo il programma Mattogether ideato da Anna Maria Cova.
Nel 2004 ha frequentato i corsi Matwork livello base, intermedio, avanzato e Studio della scuola Polestar.
In quegli anni, inoltre, ha preso parte ai ritiri Ashtanga Vinyasa Yoga di Lino Miele a Cà Le Suore.
Successivamente si è iscritta presso la CovaTech Pilates School, diventando nel 2008 CovaTech Pilates Certified Teacher. Nel 2009 si è certificata Stott Pilates Certified Instructor for Reformer 1 e nel 2011 ha effettuato il corso Intensive Cadillac Stott Pilates.
Ha seguito i corsi monotematici di aggiornamento della CovaTech Pilates School: Pilates e gravidanza, Il cammino: valutazione funzionale e utilizzo del Pilates nel miglioramento dello stesso, Scoliosi, Le patologie più frequenti a carico dell’articolazione del ginocchio, Fibromialgia e fascite plantare, Golf: principi di preparazione con il metodo CovaTech Pilates, Patologie del rachide – lombalgie, ernie discali, spondilosi e spondilolistesi, discoartrosi, cervicali.
Ha partecipato a diversi workshop tra cui, con Stott Pilates, Biomeccanica del cingolo scapolare, Il mito dello stretching, Le catene muscolari e alla International Mind Body Convention con Alan Herdman, Jonathan Urla e Serafino Ambrosio.
A questi si aggiungono le numerose presenze alle sessioni teorico-pratiche di Reebok University e Nike quali Flexible Strenght, F.I.R.E, YO NU MI e Flex Zone.
Greta lavora a Milano presso Teodosiopilates, la sua casa-studio, dove non ci sono divisioni fra abitazione e lavoro perché per chi va a fare Pilates da lei non ci sono divisioni fra l’essere cliente ed essere ospite.
Greta condivide con noi un suo consiglio per la pratica del metodo Pilates: «Visualizza la testa che si solleva verso l’alto come un palloncino e lascia al sistema nervoso il compito di produrre il corrispondente allungamento assiale della colonna vertebrale».