Patrizia Bellieni durante tutto il periodo universitario si è occupata di nutrizione presso una cooperativa dove era responsabile della comunicazione. Parallelamente ha però coltivato la sua grande passione per la danza e il teatro, scelta poi come professione. Formatasi alla Scuola di Mimodramma di M.Marceau, ha studiato con E. Decroux a Parigi e con Rosalia Chladek a Strasburgo. In seguito ha lavorato in Francia per diversi anni nell’ambito operistico e teatrale. Tornata in Italia ha continuato la sua professione attorale in diversi teatri italiani ed esteri tra cui La Scala di Milano, il Regio di Parma, il Teatro Grande di Brescia, il Grand Théàtre Lyrique de Tours. Nel 1998, dopo un infortunio durante uno spettacolo, scopre il metodo Pilates che la porta nel tempo alla decisione di farne la sua professione. Si forma nel 2006 con Anna Maria Cova nel metodo CovaTech Pilates e nel 2010 con Claudia Fink nel metodo Stott Pilates.
Dal 2008 al 2013 ha lavorato presso lo studio di fisioterapia dei dottori Rabaiotti, Gronchi e Porta, applicando il metodo Pilates in particolare nell’ambito della riabilitazione e dal 2013 al 2015 con i dottori Cantarelli Philippe a Milano.
Nel 2015 ha seguito il corso di formazione di Yamuna Body Rolling tenuto dalla master teacher per l’Italia Manuela Scilironi, tecnica che Patrizia regolarmente affianca all’interno delle sue lezioni.
Patrizia attualmente opera presso SferaPilates a Milano, fondato con Arianna Cavallo, danzatrice professionista e istruttrice Pilates.
Il suo sorriso trasmette il suo entusiasmo, come il suo commento sulla disciplina: «Pratico questo meraviglioso lavoro da tanto tempo e lo trovo ogni giorno più prezioso. Ne apprezzo i benefici su di me e soprattutto li vedo sulle persone che lo svolgono con assiduità da anni. Sono grata alla vita che mi ha portato sulla strada di Joe e lascio a lui concludere questo mio ringraziamento consapevole che non ci siano parole migliori per farlo: “uno stato normale di salute equivale a una condizione di benessere che non riguarda soltanto il corpo, ma anche la mente e l’equilibrio di mente e corpo è la via per la felicità cui l’essere umano è destinato”».
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