Beatrice Mazzola inizia a studiare danza all’età di quattro anni. Nel 2000 viene ammessa al 1° Corso Accademico della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano. Il suo percorso di formazione si conclude nel 2008 con il conseguimento del diploma in qualità di ballerina professionista.
Partecipa a diversi spettacoli del repertorio classico, in cartellone al Teatro alla Scala e nei principali teatri nazionali. Collabora in qualità di danzatrice professionista con i giovani coreografi del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, Marco Messina, Massimiliano Volpini, Gianluca Schiavoni, Francesco Ventriglia.
È danzatrice della compagnia Sociètas Raffaello Sanzio, diretta da Claudia Castellucci, andando in tournée nei più famosi teatri nazionali e internazionali.
Danzatrice di fila al Theater Wielki a Poznàn in Polonia, danza per la compagnia One Thousand Dance, diretta da Luca Rapis. È danzatrice della compagnia Simonarte Dance Company, diretta da Simona Atzori, partecipando al Mediolanum tour e calcando il palcoscenico di oltre 70 prestigiosi teatri nazionali.
È danzatrice del Corpo di Ballo per le tre edizioni del programma TV Danza con me, diretto da Roberto Bolle su Rai1.
Dal 2012 ad oggi Beatrice porta avanti la sua seconda passione: l’insegnamento e si divide tra la danza, Pilates e Feldenkreis. Beatrice infatti ha seguito la formazione completa BASI Pilates, è insegnante di Danza Classico Accademica, certificata presso A.I.D.A. (Associazione Insegnanti Danza Accademica diplomati al Teatro alla Scala), è insegnante di Sbarra a Terra, certificata presso Floor Barre e insegnante di Feldenkrais, certificata presso Forte Feldenkrais.Ad oggi insegna Danza Classico Accademica e Pilates Mat Work presso la scuola Dance Emotion (associata A.I.D.A.) con sede a Milano.
Nel 2020 dà vita ad un nuovo progetto: Pilates con Beatrice, la sua scuola online di Pilates Mat Work.
Beatrice commenta così il suo percorso e il suo amore per l’insegnamento: «Attraverso l’esperienza ho compreso che insegnare significava vedere riflessa, negli occhi degli allievi, la mia e la loro passione insieme. Ho scoperto la bellezza del dare importanza ad ogni allievo in tutta la sua unicità, del dare un senso alla disciplina, da sempre parte di me, alla cura estrema nel mostrare ogni singolo movimento, senza dimenticarmi di sorridere e di far sorridere. Sento di aver il compito e il desiderio di fare innamorare i miei allievi di ciò che fanno, attraverso la passione e la creatività. Tutto questo, fin da subito, ha dato un senso ancora più profondo alla mia professione e cosi ho sentito che insegnare sarebbe stata la mia vocazione».