Un RiminiWellness diverso finalmente. Spazi meglio organizzati, suddivisione per aree tematiche, padiglioni dedicati all’entertainment con musica a tutto volume, grandi palchi ed allenamenti adrenalinici e padiglioni “silenziosi” più tecnici rivolti alle attrezzature delle diverse aziende, il settore olistico, del benessere e terapeutico. Una soluzione sicuramente più adatta a presentare le diverse sfaccettature del fitness.
Italian Exhibition Group, l’ente organizzatore, ha preso la direzione giusta per dare valore alla più importante manifestazione del settore fitness B2B e B2C.
Una manifestazione soprattutto all’insegna del Pilates che ritrova il boom dei primi anni in cui la disciplina ha iniziato a diffondersi in Italia, complici le aziende del fitness che hanno fiutato il business. Alla ricerca di novità da proporre le palestre si sono appropriate del Pilates separando dal lavoro integrato di Joseph H. Pilates uno degli attrezzi fondamentali e creando la “novità” del momento: il Pilates Reformer.

Stand Technogym
Agli addetti al lavoro, intendendo con questo i professionisti di Pilates, fa sorridere questa presunta nuova versione della disciplina, ma, analizzando il mercato e quanto emerso da RiminiWellness, questo trend è destinato a crescere e a farla da padrone per diverso tempo e non certo come altre “novità” del Pilates tra cui il Pilates Wall, nei trending topic delle ricerche di Google l’anno scorso e ormai quasi dimenticato. Questo perché è supportato dal business delle attrezzature. Ed erano molte le aziende presenti in fiera nei vari padiglioni che proponevano una propria linea di Reformer tra cui Smart Fitness, quale importatore dell’azienda brasiliana MetaLife, Diamond che nel suo spazio proponeva la linea Mooma, Kwell, da tempo distributore dell’azienda spagnola BonPilates con una sua propria linea KPilates, Johnson Health Tech Italia con il Reformer Coliseum prodotto dall’azienda del settore Pilates Factory, ma soprattutto l’azienda del Wellness per eccellenza, Technogym. Se in alcuni casi c’era scarsa qualità ed attrezzi di chiara produzione cinese, che rischiano anche di compromettere il lavoro di qualità creato da Joe, questo non era certo il caso di Technogym dove, oltre alla qualità, emergeva l’elevata ricerca del design, in parte mutuate dai produttori specifici del settore come Balanced Body, che contraddistinguono da sempre l’azienda. Diverso il discorso legato a chi mostrava o faceva eseguire esercizi sui Reformer nei vari stand dove si notava in generale una scarsa preparazione che, per una disciplina strettamente connessa all’insegnamento, è proprio un controsenso per non dire altro. Non c’era quindi la rivoluzione del Pilates, come affermato da Technogym nel suo claim sulle piantine della fiera, se non un ulteriore “frastagliamento” che renderà ancora più difficoltosa per l’utente finale la sua scelta di praticare il Pilates.

Stand Genesi-Balanced Body
Il Pilates quindi permeava buona parte dei padiglioni, pur rimanendo il D3 quello deputato alla disciplina in cui espongono da tempo le aziende specifiche di attrezzi di Pilates. Prima tra tutte Genesi, distributore in Italia di Balanced Body, che dallo scorso anno è riuscita a guadagnarsi il posto in prima fila e che quest’anno, dopo avere proposto nell’edizione precedente il Group Reformer, seppur con un approccio diverso, ed avere così contribuito a questo boom nelle palestre, sotto l’hashtag PilatesForReal ha voluto mettere il Pilates al centro. Nel suo stand di 200 mq., palcoscenico anche di momenti informativi sulla disciplina, grande spazio era dedicato ad uno studio di Pilates vero e proprio per sottolineare la differenza e la qualità della sua proposta.

Stand World Pilates
Accanto, con uno spazio altrettanto importante, World Pilates, azienda 100% Made in Italy, come le proprie attrezzature, che hanno recentemente ottenuto la certificazione dall’Istituto per la Tutela dei Produttori Italiani, tra cui molte soluzioni di combinate di propria ideazione per andare incontro alle necessità di studi di dimensioni ridotte.

Stand Pilatech
A fianco c’era lo stand di Pilatech, storica realtà tutta italiana, prima tra le aziende a realizzare attrezzature frutto dell’artigianalità che caratterizza il nostro paese, che ha presentato in fiera Pil-Light, un Reformer “low cost” che va incontro alle richieste del mercato ma che mal si sposa con la filosofia aziendale.

Stand Align Pilates
Presenti nel padiglione anche la britannica Align Pilates, Reform Your Body, al suo secondo anno in fiera, e Factory Pilates con uno stand di dimensioni contenute che si abbinava alla consolidata grande area realizzata in collaborazione con la Federazione Italiana Fitness, di cui è partner da tempo, al padiglione B1 dove ha presentato come novità TechnoReformer, un format che unisce esercizi ispirati al Pilates e musica techno nell’intento di creare un nuovo linguaggio del movimento.

Stand Reform Your Body

Stand Pilates Factory-FIF

Stand APPI
A portare alta la bandiera del Pilates di qualità c’era l’Associazione Professionisti Pilates in Italia che al padiglione D4 era presente, in collaborazione con RiminiWellness, con uno stand e un’area palco che ha visto il coinvolgimento delle principali scuole di Pilates in Italia: Atelier Pilates, Balanced Body Education, Classical Pilates Italia, CovaTech Pilates, Fisicamente Formazione, Pilates E-motion, Pilates Network, Polestar Pilates e True Pilates Italia. Nelle quattro giornate si sono avvicendati i direttori e gli insegnanti delle scuole in un ricco programma aperto a tutti, che ha evidenziato le diverse sfaccettature del Pilates, arricchito anche da talk incentrati su diverse tematiche quali i principi etici, le regole per aprire uno studio di Pilates e la scelta delle attrezzature e la formazione di qualità dove si sono avvicendati diversi esperti del settore tra cui gli stessi direttori delle scuole e i produttori di attrezzature.