Jennifer Barton Packer ha conosciuto il Pilates negli anni ’90 quando da ragazza studiava in una scuola di danza. Il Pilates è sempre stato per lei una disciplina su cui fare affidamento nel corso della sua vita, dopo il trasloco in un altro paese, l’avvicendarsi di diversi infortuni e quattro gravidanze.
I numerosi anni di danza classica, che l’hanno portata a guardarsi molto allo specchio, l’hanno resa notevolmente critica e ossessionata dal suo corpo. Del Pilates ha subito apprezzato la fluidità, le ripetizioni e la cura dei piccoli movimenti. Eseguire gli esercizi correttamente non le permetteva di guardarsi allo specchio e di conseguenza il corpo sentiva il movimento prima ancora che il suo spirito critico le facesse pensare che stava sbagliando. Rispetto alla corsa, difficile da praticare fuori allenamento, il Pilates le ha permesso di allenarsi anche quando era fuori forma. Quando ebbe la tendinite al ginocchio e all’anca, il Pilates si rivelò perfetto essendo a basso impatto. Lo stesso si può dire che accadde dopo la sua prima gravidanza.
Ciò che Jennifer ama di più del Pilates è la sensazione del rafforzamento muscolare che avviene praticando gli esercizi anche dopo un infortunio. Non non sempre Jennifer può permettersi di fare lezione con l’ausilio delle attrezzature, ma ha trovato delle lezioni di Matwork che le permettono di praticare lo stesso la disciplina con un giusto equilibrio.
Fonte: www.businessinsider.com
