Roberto Cerini, compiuti gli studi scientifici, si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza svolgendo nel frattempo un’attività semiprofessionale come chitarrista.
A seguito di un problema di salute si avvicina alle terapie alternative e scopre un profondo desiderio di movimento e benessere fisico.
Fra tutte le discipline che sperimenta rimane folgorato dal Pilates, tecnica in cui trova modo di esprimere l’indole artistica, la metodicità da giurista e il carattere serafico e distaccato.
A meno di un anno dalla sua prima lezione è già iscritto al corso per insegnanti e a poco più di due anni è già insegnante certificato.
Da quel momento il suo percorso si arricchisce costantemente di nuovi tasselli.
Pratica Gyrotonic e Gyrokinesis, yoga, meditazione, rolfing e completa il tutto con la sua eterna passione per la lettura e la scrittura.
Insegnante presso lo studio minDBody Pilates di Padova, attualmente sta completando il percorso di Comprehensive Studio con la scuola Polestar Pilates e sta per cominciare gli studi di Psicologia a Trieste e di Integrazione.
Ecco cosa rappresenta per lui il Pilates: «Per me il Pilates è sempre stato un percorso, una camminata in mezzo a sentieri del bosco lontano da autostrade trafficate o statali intasate. Ritrovare un po’ di consapevolezza di come ci si muove, di come cambia la visione del mondo se cambiamo il modo in cui ci muoviamo in esso. La cosa che più somiglia al Pilates è la cucina o il cibo. Prendi una materia prima e la trasformi in qualcosa di appetitoso, modificandola eppure facendola rimanere sempre uguale.
Per me il Pilates è consapevolezza. Bellezza attraverso la consapevolezza».