Anche quest’anno si è rinnovato il classico appuntamento del popolo del fitness con RiminiWellness. Per la prima volta da diversi anni a questa parte ho visitato la manifestazione di sabato e devo dire che, nonostante siano passati i “fasti” dei tempi del Festival del Fitness di ormai oltre venti anni fa, l’affluenza era molto elevata. Si respirava sudore e fatica all’insegna del vecchio “no pain, no gain”, il tutto condito da musica dai decibel davvero notevoli e incitazioni stimolanti dai presenter impegnati con le lezioni sui vari palchi. Un’atmosfera adrenalinica, e anche un po’ caotica devo dire, ma ci sta. Il problema però si pone nel momento in cui si deve rappresentare l’altra faccia della medaglia del wellness e mi riferisco alle discipline olistiche o a quelle filosofiche come il Pilates.
Purtroppo gli aspetti positivi della scorsa edizione quest’anno sono scemati e in molti casi diventava davvero difficile poter presentare il proprio lavoro in un contesto non adatto. È stato questo il caso del Pilates penalizzato dalla Heath Arena, un’area palco, e da altri stand vicini rumorosi che ha impedito alle stesse aziende produttrici di attrezzature di poter proporre al meglio la disciplina.
Nel padiglione D3, ormai diventato quello ufficiale del Pilates, a farla da padrone è stata Genesi, e quindi Balanced Body, che è riuscita a “conquistarsi” una posizione in prima linea con il proprio stand. Ciò ha offerto una maggiore visibilità agli espositori del settore da tempo relegati nella seconda metà del padiglione dietro ad aziende del fitness più importanti.
Presenti Pilatech, con un megascreen che identificava il proprio stand, World Pilates, con la sua nuova immagine coordinata a seguito del restyling del logo, l’azienda inglese Align Pilates e, come new entry, Reform Your Body, azienda nata dall’esperienza di Claudia Baldassini, titolare dei centri Fusion Pilates. In fiera anche BonPilates, marchio spagnolo esposto in una zona dello stand KWell del distributore Tecnocomponent.
Pilates Factory, da tempo partner della FIF, aveva finalmente un piccolo stand nel padiglione del Pilates, ma ha continuato a giocare anche da “outsider” in un altro padiglione con uno stand e un parco macchine di tutto rispetto.
Sul fronte scuole, a parte quelle rappresentate dalle aziende, molti gli assenti, ma al padiglione B3, a lato di un corner dedicato al wellness nelle SPA in cui campeggiava un Reformer Balanced Body, Serafino Ambrosio con la sua instancabile energia ha portato in fiera la scuola Polestar Pilates.
Grande assente la parte convegnistica poiché non è stato organizzato il Pilates Junction, l’evento dedicato alla formazione per gli insegnanti, frutto forse di scelte discutibili portate avanti negli anni.
In definitiva il Pilates all’interno di RiminiWellness si potrebbe riassumere con “due passi avanti e uno indietro” rispetto all’edizione dello scorso anno. Continua a non essere valorizzato al meglio nonostante si sia ormai affermato come la disciplina tra le più longeve e con maggiore appeal nell’ambito del movimento. Ci rimane da sperare per il futuro!