In continua evoluzione

Storia

In anticipo di cinquant’anni sul suo tempo, come lui stesso amava dire, Joseph Hubertus Pilates crea un metodo unico per efficacia ed originalità. Un lavoro straordinariamente attuale basato sull’idea che la perfezione fisica sia un diritto ereditato alla nascita.

Joseph Pilates morì senza aver dato il suo “imprimatur” ad un programma di certificazione della sua tecnica. Ciò ha fatto nascere diverse interpretazioni di questa tecnica, diverse scuole, diversi studi.

I primi passi

Fra gli allievi che studiarono allo studio di J.H. Pilates nell’Ottava Avenue a New York, Carola Trier fu la prima che negli anni ’50 aprì un altro centro dove, supportata dallo stesso Pilates, insegnò la tecnica.

Alla morte di J.H. Pilates, la moglie Clara continuò la sua opera, cedendo lo studio a Romana Kryzanowska, altra allieva diretta di J.H. Pilates, quando non riuscì più ad andare avanti.

Negli anni ’70 Clara diede il suo benestare a Ron Fletcher, un ballerino di Martha Graham che iniziò a studiare con Joseph Pilates negli anni ’40 a causa di un problema al ginocchio. Trasferendosi a Los Angeles, Fletcher desiderava aprire un suo studio dove insegnare la tecnica. Fu proprio questa scelta a dare una spinta alla sua diffusione. Le celebrità di Hollywood iniziarono a frequentare lo studio contribuendo nel tempo a farne diventare una moda. Fletcher ha apportato molte modifiche al “corpus” originale della tecnica arrivando alla creazione di un suo programma specifico conosciuto come “The Ron Fletcher Work”.

Tra gli allievi diretti di J.H. Pilates che continuarono l’insegnamento della tecnica vi furono Eve Gentry, una ballerina che insegnò prima da lui dal ’38 al ’68 e poi aprì un suo studio a Santa Fe nel Nuovo Messico, e Robert Fitzgerald, Bruce King e Kathy Grant che aprirono ognuno uno studio a New York negli anni ’70. Vi furono inoltre Mary Bowen, che ha iniziato ad insegnare nel ’75 e ha creato uno studio nel Massachusetts dove lavora attualmente, e Lolita San Miguel, che iniziò al Ballet Concierto di Puerto Rico ed oggi partecipa a convention in America e all’estero. Kathy Grant e Lolita San Miguel, poco prima della morte di J.H. Pilates, ricoprirono anche la cattedra di insegnamento del metodo Pilates presso l’Università di Stato di New York e sono le sole che ottennero da Pilates stesso l’autorizzazione ad insegnare la sua tecnica.

Tutto questo ha fatto sì che si siano sviluppate numerose scuole del metodo Pilates e che hanno contribuito alla sua evoluzione, prendendo anche strade diverse.

The Elders

I quattro allievi diretti di J.H. Pilates – Mary Bowen, Ron Fletcher, Romana Kryzanowska e Lolita San Miguel – che sono ancora in attività negli Stati Uniti vengono chiamati “The Elders”. Apprendere la tecnica attraverso la loro esperienza è sicuramente un grande arricchimento personale e professionale.

A questi si aggiunge Mary Pilates, figlia di Fred Pilates, il fratello di Joseph, che ha appreso la tecnica dal padre e dallo zio e oggi è direttore della scuola Original Pilates per il Parkland Pilates di Coral Springs in Florida.

La seconda generazione

Alcuni allievi degli “Elders” hanno contribuito a diffondere il metodo Pilates in America o l’hanno esportato in altri paesi creando le scuole di “seconda generazione”.

Tra questi Elisabeth Larkam che ha co-fondato negli USA la Polestar Education, lasciata poi nel 2000, e Moira Stott, che ha appreso la tecnica da Romana Kryzanowska, dando vita in seguito ad una sua scuola in Canada e ad una società che produce attrezzatura per il metodo Pilates. Ma anche Alan Herdman, allievo di Carola Trier e Bob Fitzgerald, che ha creato una scuola a Londra, Michele Larsson che prosegue il lavoro della sua maestra Eve Gentry alla Core Dynamics Pilates nel Nuovo Messico, Anna Maria Cova che, dopo gli studi con Romana Kryzanowska, ha diffuso la tecnica in Italia attraverso la CovaTech Pilates School, e tanti altri.

Originale o di qualità?

In questo variegato panorama, una domanda sorge spontanea. Ma qual è il metodo Pilates originale? Sicuramente quello insegnato da Pilates in persona. È difficile che, anche chi ha appreso la tecnica direttamente dal suo ideatore, non abbia apportato il proprio contributo individuale, non fosse altro per differente carattere, formazione e capacità.

Molti di coloro che hanno tramandato il metodo Pilates hanno fatto un passo ulteriore, arricchendolo della loro esperienza e di nuove conoscenze e approfondendo i più diversi aspetti. È comunque difficile immaginare, se fosse ancora vivo, una persona come Pilates, così creativo ed attento a tutti gli stimoli esterni, che ha integrato nozioni delle più diverse discipline, fossilizzare la sua tecnica senza approfittare di tutte le scoperte medico-scientifiche di questi ultimi anni. E questo è ciò che hanno fatto alcuni dei suoi primi allievi e degli allievi dei suoi allievi.

Quanto è avvenuto è stato un processo naturale dovuto al passare del tempo e al progresso, come succede anche in altri campi. Se la tecnica non viene stravolta nella sua essenza, ma si sviluppano le sue potenzialità e si trovano nuovi risvolti e nuove applicazioni non è un fatto criticabile. Ciò che danneggia il lavoro di J.H. Pilates è svilire la sua validità ed efficacia proponendolo senza un’approfondita conoscenza.

È infatti più importante chiedersi come riconoscere se il metodo Pilates offerto da un centro, un istruttore, una scuola è di qualità. Non esistendo un punto di riferimento ufficiale chiunque può permettersi di organizzare corsi o di professarsi insegnante anche solo dopo aver letto semplicemente un manuale. È bene quindi fare attenzione nel selezionare il centro o la scuola che si intende frequentare ed informarsi sempre sulla formazione e la professionalità di insegnanti e docenti.

di Cristiana Zama – tratto da Pilatesmood, maggio 2007