Come realizzare un centro Pilates

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Balance Movement - Perugia

Premesso che il primo passo per organizzare uno spazio Pilates è la formazione di personale specializzato, bisogna analizzare le proprie esigenze e i propri obiettivi. È necessario, infatti, determinare il ruolo che si vuole dare a questa tecnica all’interno della propria struttura. Ci si deve chiedere se il centro intende proporre solo il metodo Pilates, abbinarlo ad altre discipline affini o se questa tecnica sarà solo una delle tante proposte che il centro offre ai propri utenti.

La configurazione più adatta poi dipenderà dallo spazio a disposizione e dalla tipologia di clientela che frequenterà il centro.

UN’AREA ADEGUATA

L’ideale è avere a disposizione un’area dedicata agli attrezzi e una per il corpo libero. Se si lavora in un’ottica di personal training, qual è la tecnica nella sua versione originale, lo spazio minimo richiesto non supera i 60 mq, escluso i servizi (reception, spogliatoi, bagni, ecc.).

Generalmente la configurazione media di un’area che possa soddisfare 7-8 clienti all’ora prevede, oltre a due insegnanti, due Universal Reformer, una Cadillac, una Large Barrel, una o più Step Barrel, almeno cinque Magic Circle e diversi piccoli accessori quali emicilindri e palle di varie dimensioni. Un centro Pilates vero e proprio deve comunque avere almeno la dotazione minima di un attrezzo per tipo in modo da offrire la tecnica nella sua completezza.

È importante collocare l’area Pilates, all’interno del centro, in una zona dove il relax fisico e mentale sia realmente possibile. Questa disciplina non si esegue a tempo di musica, ma a tempo del proprio respiro per cui l’impatto acustico delle attività aerobiche presenti nel centro, ad esempio, renderebbe difficile l’attività dell’insegnante con conseguente insoddisfazione del cliente. Un sottofondo musicale rilassante, invece, contribuisce molto al raggiungimento del benessere psico-fisico che si vuole ottenere.

Per facilitare l’ambientamento positivo del cliente, l’illuminazione deve essere disposta in modo da essere calda, diffusa e mai diretta. Bisogna ricordare che il cliente durante gli esercizi è spesso sdraiato con gli occhi rivolti al soffitto.

Nel caso in cui lo spazio a disposizione sia da condividere con altre discipline si può optare per soluzioni più flessibili che prevedono l’utilizzo di attrezzi impilabili o pieghevoli e dei piccoli attrezzi come le Step Barrel e i Magic Circle.

La crescente domanda da parte dell’utente finale di poter praticare questa disciplina ha fatto nascere l’interesse da parte di molti centri fitness e benessere.

IL MAT WORK PER INIZIARE

Non sempre tali centri hanno le strutture o la clientela adatte ad offrire lezioni di personal training. Una soluzione spesso adottata è quella di proporre il Mat Work, il lavoro a corpo libero. Nonostante il Mat Work sia solo una piccola parte di questa complessa tecnica, è comunque un inizio ed è possibile mantenere una buona qualità del servizio offerto se viene praticato tenendo presente alcuni aspetti. Il Mat Work è un programma di esercizi personalizzabili, completo ed integrato con il resto del metodo applicabile a gruppi di 5/6 persone al massimo. I corsi di Mat Work possono essere rivolti anche a piccoli gruppi omogenei di circa dieci persone, ma il lavoro diventa per forza di cosa meno ad hoc. Esistono però dei programmi di allenamento definiti pre-Pilates, come ad esempio il Mat4ME creato da Anna Maria Cova, direttrice della CovaTech Pilates School di Milano, eseguibili da gruppi più numerosi. Si tratta di esercizi che si ispirano ad alcuni dei principi fondamentali del metodo Pilates e che aiutano a prendere coscienza del proprio corpo, senza dimenticare obiettivi come la tonificazione e l’allungamento muscolare. Permettono di sperimentare alcuni dei benefici effetti per cui il metodo Pilates è così apprezzato in una formula che individua movimenti e protocolli chiave facilmente comprensibili.

Tali programmi sono la migliore risposta per i grandi centri fitness che hanno un’utenza numericamente elevata e una struttura che deve operare ottimizzando gli ampi spazi e sostenendo costi gestionali elevati.

I VANTAGGI

Proporre questi corsi a corpo libero ha un duplice vantaggio. Prima di tutto la possibilità di offrire un allenamento efficace, piacevole e di moda, soddisfando così la curiosità del cliente con un investimento esiguo. In secondo luogo, possono rappresentare una fase test.

Se i corsi sono tenuti da personale qualificato, il cliente sente i primi benefici, si fidelizza e spesso chiede di poter accedere a lezioni personalizzate per incrementare i risultati. Si crea così una base di richieste che dà una spinta in più alla realizzazione di un’area Pilates vera e propria all’interno del centro.

di Cristiana Zama – tratto da Pilatesmood, NT febbraio 2007