Guida alla scelta del professionista di Pilates per la ripresa dopo le festività

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Allieva esegue un esercizio di Pilates sulla Cadillac sotto la guida di un insegnante

Credits: prostooleh/freepik.com

Con la fine delle festività si torna ai ritmi quotidiani che includono anche l’attività fisica regolare, tra cui il Pilates, a tutt’oggi, ancora dopo oltre 20 anni dall’inizio della sua diffusione in Italia, tra le discipline più richieste.
Nonostante la sua ampia diffusione risulta difficile per l’utente finale scegliere l’insegnante a causa del proliferare di corsi ed istruttori non sufficientemente qualificati. Pertanto APPI, l’Associazione Professionisti Pilates in Italia, ha stilato una mini guida per offrire indicazioni essenziali al fine della scelta ottimale, che si rivela cruciale poiché il Pilates è una disciplina in cui l’insegnante svolge un ruolo fondamentale nel condurre il proprio cliente ad un maggiore stato di benessere psico-fisico.

1. Professionismo contro dilettantismo
Sono tante le associazioni sportive dilettantistiche che propongono corsi di Pilates, ma il Pilates non è una disciplina sportiva, bensì una disciplina filosofica, in quanto ideata da Joseph H. Pilates, che rientra nel settore delle discipline olistiche, bionaturali e del benessere.
Inoltre, l’insegnante di Pilates non esercita un’attività amatoriale, per questo APPI ha stabilito gli standard e i diversi livelli formativi degli insegnanti, definendo i propri soci “professionisti di Pilates”, e si impegna verso il riconoscimento della professione che rientra tra quelle non ordinistiche, oltre a contrastare il dilettantismo dilagante a garanzia di una maggiore tutela verso l’utente finale.

2. Preparazione di un professionista di Pilates
Un professionista di Pilates deve essere in possesso di pre-requisiti, quali una laurea o esperienza acquisita in campi affini al Pilates, esperienza di pratica della disciplina e una preparazione in anatomia, cui si aggiunge una formazione specifica di minimo 450 ore che comprenda una parte teorica e una parte pratica di tirocinio presso uno studio Pilates.
È importante chiedere all’insegnante la formazione seguita, presso quale scuola e quale attestato di competenza (che molti in Italia chiamano erroneamente “certificazione” mutuando il termine dall’inglese) è stato conseguito, oltre all’adesione a programmi di aggiornamento continui. Ciò permette anche di verificare la qualità dell’ente di formazione.

3. Registro dei professionisti di Pilates
Sul sito dell’associazione, nata nel 2019 con l’obiettivo principale di favorire il riconoscimento della figura del professionista di Pilates in Italia, alla voce “Registro” del menu è possibile fare una ricerca per città e qualifica dei professionisti di Pilates, offrendo così una garanzia della preparazione e della qualità del professionista di Pilates. È bene precisare che esistono professionisti che hanno seguito solo la formazione di Matwork (il programma a corpo libero) e/o di Reformer (uno degli attrezzi ideati da Joseph H. Pilates) ed altri che hanno seguito la formazione completa definita Comprehensive. Sempre sul sito, alla voce “Socio Ordinario” del menu “Iscrizione”, sono elencati gli standard qualitativi per ciascuna tipologia utili per comprendere il livello di preparazione di ciascun professionista.

4. Garanzia dello studio di Pilates
Se da un lato le persone si avvicinano al Pilates maggiormente attraverso i corsi di Matwork presso i centri fitness, va sottolineato che per praticare la disciplina nella sua interezza il luogo deputato è lo studio di Pilates che generalmente offre tutte o gran parte delle attrezzature ideate da Joseph H. Pilates – tra le principali il Reformer, la Cadillac, la Big Barrel, la Step Barrel e la Chair – e insegnanti che hanno completato il percorso Comprehensive. È sempre bene comunque informarsi e verificare.

5. Sportello del Cittadino
APPI mette a disposizione anche lo Sportello del Cittadino che tutela i committenti delle prestazioni dei professionisti di Pilates associati e offre a tutti informazioni sull’attività professionale dei soci e sugli standard qualitativi che l’associazione richiede ai propri iscritti. Sul sito alla voce relativa del menu è possibile conoscerne il funzionamento e trovare anche l’elenco delle sedi regionali a disposizione.

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